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Il secondo dopoguerra e la ricostruzione (gli anni '50)

L'attività svolta in questo periodo, con l'avvento dello Stato democratico, dimostra concretamente l'apporto fondamentale offerto dall'Istituto alla rinascita materiale - ma non solo - della nostra Provincia. In un clima civile ed economico caratterizzato da rinnovata vitalità e intenso impegno, venne dato il via, da un lato, alla ricostruzione del patrimonio immobiliare distrutto o danneggiato dalla guerra e, dall'altro, si fronteggiò l'urgenza di provvedere a nuove costruzioni per i senza tetto ed i "sinistrati".

Nel volgere di pochi anni - dal 1945 al 1958 - il patrimonio immobiliare gravemente danneggiato fu riportato al primitivo stato di efficienza mentre fu contestualmente dato l'avvio ad ancora più consistenti programmi di nuove costruzioni, anche grazie all'impulso esercitato dalla nuova coscienza che andava maturando, in quegli anni, presso la classe dirigente repubblicana riguardo al tema della casa.

Mentre veniva progressivamente risolto il problema di restituire una casa a chi ne era stato drammaticamente privato durante i duri anni di guerra, veniva di pari passo emergendo in quel periodo, sempre più viva, l'esigenza di realizzare abitazioni "a misura d'uomo", in cui il cittadino potesse prendere coscienza dei propri diritti, anche di quelli che riguardano le condizioni materiali del vivere quotidiano.


Interventi di ricostruzione nel quartiere Arianuova


Intervento di ricostruzione in Via Trotti Mosti (quartiere di Foro Boario)